La sicurezza nei cantieri è una responsabilità cruciale per imprese edili, tecnici, datori di lavoro e coordinatori della sicurezza.
Questo articolo è pensato per fornire una guida chiara, aggiornata e operativa su tutto ciò che riguarda la gestione della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili. Dalla normativa vigente ai principali obblighi, passando per le buone pratiche, gli strumenti operativi e la cultura della prevenzione, ogni sezione è pensata per aiutare chi ha il compito di prevenire rischi e infortuni nei luoghi di lavoro più delicati e dinamici del settore delle costruzioni.
Sicurezza nei cantieri: Analisi dei rischi principali
Cadute dall’alto
Le cadute dall’alto rappresentano la prima causa di morte nei cantieri temporanei o mobili. Tra le misure di prevenzione più efficaci si segnalano:
- l’installazione di parapetti, reti di sicurezza e linee vita;
- l’utilizzo obbligatorio di DPI di III categoria come imbracature, connettori e dispositivi retrattili;
- la formazione specifica per il lavoro in quota.
Inoltre, è importante prevedere accessi sicuri ai punti elevati (scale fisse, piattaforme, trabattelli) e procedure di emergenza per il recupero in caso di caduta.
Rischi da movimentazione di carichi
L’uso di mezzi meccanici e la movimentazione manuale dei carichi generano un elevato numero di infortuni muscoloscheletrici. Le imprese devono:
- valutare il rischio biomeccanico;
- adottare ausili meccanici (carrelli, elevatori, gru);
- formare i lavoratori sulle corrette posture e tecniche di sollevamento.
Rischi elettrici e da attrezzature
Il rischio elettrico è spesso sottovalutato nei cantieri. Ogni cantiere deve:
- disporre di quadri elettrici conformi alle norme CEI;
- dotarsi di protezioni contro i contatti diretti e indiretti;
- garantire la messa a terra e la manutenzione periodica delle attrezzature.
Le attrezzature come seghe, trapani, flessibili devono essere utilizzate solo da personale formato e munito di DPI adeguati.
Rischi chimici, cancerogeni e biologici
La presenza di polveri, vernici, solventi, fibre di amianto o agenti patogeni impone:
- la valutazione specifica del rischio;
- l’utilizzo di DPI come maschere FFP3, guanti e tute protettive;
- procedure di contenimento e smaltimento rifiuti.
In particolare, nei lavori in galleria, bonifica o restauro, è fondamentale predisporre piani di emergenza e procedure speciali.
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Obblighi operativi per imprese e lavoratori per la sicurezza nei cantieri
Formazione e addestramento
Ogni lavoratore deve ricevere:
- formazione generale e specifica secondo l’Accordo Stato-Regioni;
- formazione aggiuntiva per preposti, dirigenti, addetti antincendio e primo soccorso;
- addestramento pratico per DPI, macchinari e attività ad alto rischio.
La formazione deve essere aggiornata con periodicità e registrata nei fascicoli personali.
Sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti i lavoratori esposti a rischi:
- deve essere svolta da un medico competente;
- prevede visite mediche iniziali, periodiche e straordinarie;
- termina con il giudizio di idoneità alla mansione.
I giudizi devono essere conservati in cantiere e aggiornati in base ai cambiamenti organizzativi o sanitari.
Segnaletica e logistica
La segnaletica deve:
- essere conforme alla UNI EN ISO 7010;
- indicare chiaramente i pericoli, le vie di fuga, i DPI obbligatori;
- essere posizionata in maniera visibile e mantenuta integra.
Inoltre, ogni cantiere deve prevedere:
- recinzioni perimetrali;
- accessi controllati;
- servizi igienici, spogliatoi e zone di ristoro.
Strumenti organizzativi e buone pratiche per la sicurezza nei cantieri
Il ruolo di PSC, POS e DUVRI
Il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS) non devono essere considerati documenti formali, ma strumenti dinamici e aggiornati. Devono:
- riflettere i rischi reali del cantiere;
- essere consultati durante le riunioni periodiche;
- essere aggiornati in caso di modifiche progettuali o organizzative.
Il DUVRI è invece obbligatorio quando operano più imprese non edili all’interno dello stesso spazio (es. elettricisti, impiantisti).
Riunioni di coordinamento e controlli
Le imprese devono:
- partecipare alle riunioni di coordinamento con CSP e CSE;
- programmare sopralluoghi congiunti;
- utilizzare check-list di controllo e verbali firmati.
Ogni criticità riscontrata deve generare una “non conformità” e prevedere azioni correttive con tempi e responsabilità definite.
Cultura della sicurezza
La vera evoluzione si ha quando la sicurezza viene percepita come valore condiviso. Ciò si ottiene tramite:
- formazione continua anche informale;
- riconoscimento dei comportamenti virtuosi;
- strumenti digitali per il monitoraggio e la comunicazione.
Coinvolgere attivamente i lavoratori nelle scelte di sicurezza favorisce l’adozione spontanea dei comportamenti corretti.
Vantaggi di un cantiere sicuro
Un cantiere sicuro non è solo conforme alla legge, ma è anche:
- più efficiente: meno interruzioni e meno infortuni;
- più competitivo: migliore reputazione sul mercato;
- più sostenibile: attenzione alle persone e all’ambiente.
Adottare un sistema integrato di gestione della sicurezza significa investire nella qualità complessiva dell’opera. Le imprese che implementano una cultura proattiva della sicurezza dimostrano maggiore maturità gestionale e attraggono talenti, clienti e partner di valore.
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FAQ – Domande frequenti sulla sicurezza nei cantieri
Quali sono gli obblighi principali per le imprese nei cantieri temporanei?
Le imprese devono redigere il POS, garantire la formazione dei lavoratori, dotarli dei DPI adeguati, partecipare alle riunioni di coordinamento e rispettare le disposizioni del PSC.
Quando è obbligatorio nominare un coordinatore per la sicurezza?
È obbligatorio quando nel cantiere operano, anche non contemporaneamente, più imprese. Il committente deve nominare un CSP in fase di progettazione e un CSE in fase di esecuzione.
Cosa succede in caso di infortunio e mancato rispetto delle norme?
Il mancato rispetto delle norme può comportare sanzioni amministrative, sospensione dei lavori, responsabilità penale per datore di lavoro e committente, oltre a danni reputazionali.
Ogni quanto deve essere aggiornata la formazione dei lavoratori?
La formazione va aggiornata ogni 5 anni per i corsi base, ogni 3 anni per antincendio e primo soccorso, oppure in caso di modifica delle mansioni, introduzione di nuove attrezzature o normativa.
Il DUVRI è sempre necessario?
No. È richiesto solo nei casi in cui nel cantiere operino imprese appaltatrici e subappaltatrici con attività interferenti non edili (es. manutenzioni, impiantistica)