Intervenire in spazi confinati è tra le attività più rischiose nel mondo del lavoro. Errori nella valutazione dei pericoli possono portare a conseguenze gravi, se non fatali. Questa guida spiega come valutare i rischi negli interventi in spazi confinati, passo dopo passo, per evitare improvvisazioni e garantire la sicurezza di operatori e responsabili.
Identificare correttamente lo spazio confinato
Il primo errore da evitare è sottovalutare l’ambiente. Uno spazio confinato è un’area chiusa (o parzialmente chiusa) non progettata per la permanenza continua, dove il rischio di atmosfera pericolosa, anossia, intrappolamento o incendio è reale.
Esempi comuni: cisterne, silos, pozzi, vasche, canalizzazioni, scavi, camere interrate.
In questa fase è utile verificare:
- la presenza di accessi limitati o unici;
- la ventilazione naturale assente o insufficiente;
- la possibilità di accumulo di gas, vapori, polveri, liquidi.
Effettuare un’analisi preventiva dei pericoli
Una volta classificato lo spazio come “confinato”, è necessario stilare un elenco di pericoli potenziali. Questa è la base della valutazione del rischio.
Elementi da considerare:
- tipo di lavoro da eseguire (es. saldature, pulizie chimiche);
- atmosfere esplosive, ossidanti, carenza di ossigeno;
- temperature estreme, rumore, illuminazione, visibilità;
- rischi meccanici, elettrici, biologici.
Ogni attività e condizione può generare un rischio specifico. È fondamentale coinvolgere un RSPP esperto e, se presente, il medico competente.
Valutare la probabilità e la gravità degli eventi
Per capire come valutare i rischi negli interventi in spazi confinati, bisogna passare da un elenco a una matrice. A ogni rischio identificato, si assegna:
- una probabilità di accadimento (alta, media, bassa);
- una gravità delle conseguenze (lievi, gravi, letali).
L’incrocio tra questi due valori determina il livello di rischio e l’urgenza con cui intervenire.
Questo strumento consente di:
- stabilire priorità;
- decidere misure preventive e protettive adeguate;
- documentare ogni decisione.
⇒Leggi anche: Spazi Confinati: Guida a Normativa e Dispositivi di Sicurezza
Definire le misure di protezione e prevenzione
Per ogni rischio significativo devono essere stabilite misure tecniche, organizzative e procedurali.
Esempi di misure da adottare:
- ventilazione forzata e monitoraggio continuo dell’aria;
- utilizzo obbligatorio di DPI (autorespiratori, maschere, imbracature);
- presenza di un sistema di comunicazione tra interno ed esterno;
- nomina di un sorvegliante esterno e personale addestrato al recupero.
Inoltre, deve essere predisposto un Piano di Intervento e, nei casi più critici, un Permesso di Lavoro con firma del datore di lavoro o del responsabile.
Coinvolgere e addestrare il personale
Una valutazione del rischio è inutile se chi opera nello spazio confinato non è preparato. Ogni lavoratore coinvolto deve:
- partecipare alla formazione teorico-pratica specifica;
- sapere riconoscere segnali di allarme e anomalie;
- essere in grado di usare DPI e attrezzature di salvataggio.
L’addestramento deve essere aggiornato, documentato e verificabile. È consigliabile simulare scenari di emergenza con cadenza almeno annuale.
Attenzione agli errori più comuni
- Sottovalutare i “micro-spazi” (piccoli vani, scavi, botole) che presentano le stesse criticità degli spazi più evidenti.
- Non effettuare il monitoraggio atmosferico continuo (gas, ossigeno, vapori).
- Mancanza di procedure scritte e firmate: ogni intervento in spazi confinati deve essere autorizzato e tracciabile.
- Non aggiornare la valutazione in caso di modifiche al lavoro, ai materiali o alle condizioni ambientali.
Conclusione
Sapere come valutare i rischi negli interventi in spazi confinati significa salvaguardare vite umane, evitare fermi operativi e dimostrare un elevato standard di responsabilità aziendale.
Ogni passo – dall’identificazione alla gestione – deve essere fatto con metodo, coinvolgimento e attenzione.
Vuoi una valutazione tecnica personalizzata per i tuoi spazi confinati? Prenota una call gratuita con un esperto Valens e scopri come intervenire in modo conforme e sicuro.